Abbiamo appartamenti monolocali / bilocali / trilocali in Sardegna per tutti i mesi estivi con panoramiche vedute e/o terrazze sul mare. La locazione minima è di 1 settimana di affitto per appartamenti nei mesi di giugno e luglio, agosto , settembre.
La permanenza inizia normalmente il sabato-domenica pomeriggio e termina il sabato o la domenica mattina successivo , spesso è comunque permessa una certa elasticità .
All'arrivo in Sardegna è richiesto sul luogo per ogni appartamento in affitto un deposito cauzionale di € 200 che verrà reso alla partenza.
Consumi di acqua e gas inclusi nel prezzo.
Per ulteriori informazioni appartamentivistamare@gmail.com , ( Sardegna Capo Argentiera)
tel. 340-7120021 , 328-6544981
SPIAGGIA DELL'ARGENTIERA, CALA FRANA
CENNI STORICI
L'Argentiera si trova a circa 40 km di distanza da Sassari, sulla costa occidentale della Sardegna. Ricade nell'altipiano della Nurra, zona con una scarsa densità abitativa, nota per i giacimenti di minerali ferrosi sfruttati fino alla metà del 1900, di cui si possono trovare tracce nel territorio costituite dai resti degli impianti di estrazione e di lavorazione del materiale. Argentiera nasce come borgo di minatori e prende il nome da uno dei più antichi giacimenti di piombo e zinco argentifero dell'Isola. Il complesso architettonico di archeologia industriale dell'Argentiera costituisce un esempio notevole di insediamento minerario della fine dell'ottocento e dei primi del novecento. Esso si estende a nord del Capo Argentiera nel tratto di costa compreso tra l'insenatura di Porto S. Nicola e Porto Palmas.
La riapertura dell'antica attività estrattiva, probabilmente risalente all'epoca romana e medioevale, avviene nel 1867, con la concessione data con un regio decreto alla marchesa Angela Tola di San Saturnino. In seguito agli alti costi dettati dal trasporto dei minerali e dalla franosità delle gallerie, viene ceduta alla Compagnia Generale delle Miniere. Vengono così realizzati tutti gli edifici legati all'attività estrattiva: case per i minatori e per i tecnici, uffici, una laveria (che consentiva di separare i materiali per lavaggio, sfruttando la differenza di peso specifico dei minerali rispetto alle scorie) - realizzata vicino alla spiaggia per agevolare i trasporti via mare.Alla fine del 1800 il giacimento passa sotto il controllo della Società di Correboi, favorendone così lo sviluppo grazie anche all'arrivo di nuovi imprenditori, guidati dal barone Andrea Podestà, intestatario di altre concessioni minerarie in Sardegna. In questo periodo viene scavato un pozzo d'estrazione - ribattezzato appunto pozzo Podestà - e la borgata viene dotata di nuovi servizi, quali l'infermeria e nuovi uffici tecnici e amministrativi. Agli inizi del novecento, con lo sviluppo delle attività minerarie, si assiste alla progressiva formazione della borgata, con il nuovo quartiere operaio, la chiesa e la scuola. Dopo la prima guerra mondiale, si realizza un pontile nella rada di San Nicolò, prospiciente la laveria, per trasportare il materiale estratto con imbarcazioni di maggiori dimensioni, aumentando ulteriormente le produzioni. Intorno alla metà degli anni Venti, da una gestione artigianale si passa ad una di tipo tecnico, sotto il controllo della Pertusola e viene costruita la laveria in legno. In seguito allo scoppio della seconda guerra mondiale e per l'esaurimento dei giacimenti, i lavori nella miniera si interrompono. La concessione dell'Argentiera viene revocata nel 1963.
ELEMENTI NOTEVOLI
Il borgo, caratterizzato da una crescita poco organica e da una assoluta sobrietà architettonica, ha mantenuto, nonostante un avanzato stato di degrado delle costruzioni, un notevole interesse urbanistico ed edilizio. Sostanzialmente il nucleo edificato è costituito da una serie di case basse a livello della strada dall'architettura essenziale (che segue i criteri costruttivi di una cultura artigianale di estrazione locale, che combinava la praticità con la semplicità delle soluzioni, la funzionalità con il risparmio), costruite tra i fabbricati produttivi, senza seguire un preciso disegno urbanistico ma certamente secondo una logica legata alla specifica attività. Gli unici “spazi pubblici” presenti sono la piazza che si trova all'ingresso della borgata e la Chiesa di San Nicola. L'attuale configurazione del complesso della laveria e delle officine meccaniche ed elettriche, parti di un più articolato aggregato edilizio, che si prolunga fino alla spiaggia, è il risultato di una serie di interventi, avvenuti nell'arco di un secolo (rispondenti a diverse logiche e fasi di sviluppo culturale in ambito minerario in Sardegna.
L'insediamento è formato da diversi agglomerati storici con differenti tipologie storico stilistiche e con diverse destinazioni d'uso originarie:
Complesso di tutte le costruzioni a carattere industriale, già sede dell'attività produttiva della miniero e dei suoi processi principali di estrazione/lavorazione del minerale: Laveria -Pozzo Podestà -Pozzo Plata. Il progetto del “Museo della Miniera” prevede per questi edifici un utilizzo esclusivamente museale con interventi di restauro rigorosamente conservativo.
- Complesso degli edifici di supporto strettamente legati all'attività della iniera e alla manutenzione della stessa, quali: magazzini, officine, laboratori,segherie, falegnamerie, uffici,cabine elettriche. Il progetto del “Museo della Miniera” prevede per questi edifici un utilizzo polifunzionale di servizio all'attività museale ( sale espositive, informazione,ristoro...) con interventi di restauro rispettoso di materiali, tecniche costruttive e linee architettoniche.
- Complesso degli edifici specialistici in stile razionalista attualmente alienati a singoli privati e fatti oggetto di pesanti e poco ortodossi interventi di ristrutturazione ( ex Cinema -Villa del Direttore -ex Foresteria - Chiesa ). Il progetto del “Museo della Miniera” prevede per questi edifici un intervento di maggior tutela da parte delle autorità preposte (Sovrintendenza ai beni Architettonici di SS, Comune di SS) e/o un eventuale acquisizione per alcuni edifici non ancora utilizzati ( ex Cinema).
- Complesso delle costruzioni a carattere residenziale ( vecchie abitazioni di minatori o alloggi collettivi) situati in vicinanza degli insediamenti industriali ( borgo storico Argentiero, località Rietto, località Calaonanu). Il progetto del “Museo della Miniera” prevede per questi edifici un utilizzo ricettivo-abitativo con interventi di recupero rispettoso di materiali , tecniche costruttive e linee architettoniche e ambientali.
- Complesso dei ruderi e delle infrastrutture viarie e dei percorsi. Il progetto del “Museo della Miniera” prevede per questi edifici un utilizzo esclusivamente museale con interventi di restauro rigorosamente conservativo all 'interno dei percorsi di fruizione e visita del Parco.
- In totale sono presenti circa n° 96 edifici con diversa destinazione d'uso.
CONTESTO
L'Argentiera ricade nel territorio comunale di Sassari che è delimitato a nord dai comuni di Porto Torres, Sennori, Sorso e Stintino, a est da Osilo, a sud da Alghero, Muros, Olmedo, Ossi, Tissi, Usini, Uri, ad ovest dal Mare di Sardegna. Essendo un comune con una grande vastità territoriale, il quinto in Italia con i suoi 546 chilometri quadrati, Sassari presenta una grande varietà ambientale: dalle spiagge - su una costa che si estende per 32 km -, alle antiche zone minerarie – sfruttate sin dai tempi dei romani - tra le quali appunto Argentiera e Canaglia, oltre alle diverse zone di interesse naturalistico e archeologico, testimonianze di un insediamento umano risalente al Neolitico.
L'Argentiera oggi fa parte del Parco Geominerario, annoverata come zona 5 Argentiera-Nurra. Con i suoi 61 kmq occupa meno del 2% dell'intero parco.
- Nell'area delimitata si distinguono diversi settori, densi di aspetti paesaggistico ambientali:
- il settore settentrionale, con un tratto di costa che presenta pareti ripide, come la rupe di Capo dell'Argentiera, area di forte interesse geo-minerario, dove è ubicata la borgata dell'Argentiera;
- il settore centrale, con l'insenatura di Porto Ferro, caratterizzata da un arenile di sabbia rossastra;
- il settore meridionale, contrassegnato dalle falesie dello sperone calcareo di Capo Caccia e dalle grotte disseminate lungo questo tratto di costa, come la grotta Verde, la grotta dei Richiami e la grotta di Nettuno.
- Le infrastrutture principali sono:
- la Strada Statale 131 Carlo Felice che collega Sassari con Porto Torres, con il centro e con il Sud della Sardegna;
- la Strada Statale 672 di Sassari Tempio a scorrimento veloce che collega Sassari a Tempio Pausania, costituendo un'alternativa alla Strada Statale 127 Settentrionale Sarda;
- la Strada Statale 199 di Monti che collega alla Gallura e ad Olbia. L'intera zona è servita inoltre dal sistema ferroviario che collega Sassari a Cagliari, Olbia e Porto Torres e da linee regionali - Ferrovie della Sardegna - che la collegano a diversi comuni limitrofi – Alghero, Sorso e Tempio Pausania sono i collegamenti principali.
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